Tariffe Asili Nido a Moncalieri
La discussione sulla proposta della Giunta Comunale di aumentare le tariffe degli asili nido di Moncalieri è entrata nel vivo durante la Commissione Consiliare del 19 ottobre, ma è destinata a continuare ancora a lungo. Il materiale che l’assessorato ha prodotto e distribuito ai gruppi consiliari prima della Commissione è, secondo noi, insufficiente e, cosa ancor più grave, decisamente tendenzioso. Dire che la tariffa massima a Moncalieri è tra le più basse comparata a quelle dei Comuni limitrofi è un dato oggettivo, ma per nulla significativo: a Moncalieri la tariffa massima viene applicata per ISEE superiori ai 20 mila euro, in altri Comuni la tariffa massima è più alta, ma parte da ISEE superiori ai 30 mila euro. Per questo abbiamo chiesto all’Assessore di fornire altri dati per avere una visione più completa della situazione. Vorremmo conoscere i costi di gestione del nostro comune e dei comuni presi in esame, i posti nido in rapporto alla popolazione, la percentuale di spesa del Comune rispetto al bilancio disponibile e quindi quanto un Comune investe su ogni bambino iscritto al nido in rapporto ai fondi disponibili. Sulle tariffe minime l’aumento proposto supera il 100%, portando a 99 euro al mese la retta che oggi è di 45 euro al mese,sostenendo che nessuno paga così poco. Noi partiamo dal presupposto che, a parità di qualità, erogare un servizio a costi inferiori alla media sia un fattore di eccellenza di un Comune e non un problema da risolvere allineandosi a politiche sostenute da comuni diversi dal nostro. L’assessore Messina parla di situazione economica cambiata rispetto a 10 anni fa. Concordiamo; la situazione economica delle famiglie è cambiata, in peggio purtroppo e un aumento, in questo periodo, ha un’incidenza importante sui già ridotti bilanci famigliari. Crediamo e proponiamo un pagamento proporzionale all’ISEE, anziché a scaglioni, senza toccare le tariffe, sia minime che massime, cercando di reperire le risorse tagliando gli sprechi, senza gravare sulle famiglie. Inoltre, la teoria enunciata dall’Assessore, secondo la quale, l’aumento delle tariffe servirebbe alla riduzione le liste di attesa è improponibile. L’asilo nido è una istituzione di carattere assistenziale ed educativa derivante da esigenze della società moderna, ma in realtà l’asilo nido ha tre funzioni precise:
– educativa, affiancando i genitori nella crescita dei loro figli, attraverso anche un progetto educativo stilato dagli operatori che comprende attività che cercano di soddisfare i bisogni dei bambini nel rispetto dei loro tempi di crescita;
– sociale, offrendo ai bambini un luogo di socializzazione e di relazione con gli altri bambini;
– culturale, in quanto offre un modello culturale che non opera discriminazione nell’erogazione del servizio, oltre essere luogo di promozione della cultura dei diritti dell’infanzia.
Se il problema vero è quello di diminuire le liste d’attesa, esistono altre soluzioni più efficaci rispetto all’aumento delle tariffe. Per esempio supportare e favorire la nascita di una rete di Nidi in famiglia che aumenterebbe i posti nido disponibili, senza creare problemi di nuove risorse da investire in strutture. A questo fine proporremo la convocazione di una nuova commissione per discutere su soluzioni diverse alla risoluzione di questo problema.
Fino a pochi mesi fa lo slogan era “La scuola prima di tutto”, adesso purtroppo constatiamo che lo slogan è diventato: “La cassa prima di tutto”.
Concludiamo esprimendo profondo sdegno per le frasi pronunciate da il consigliere del Partito Democratico che ha afferma che i nidi non servono per nulla ai bambini, perchè non imparano niente, ma sono semplicemente dei parcheggi per coppie di genitori che lavorano, denigrando in un sol colpo tutto il personale che opera nei nidi comunali, professionisti preparati, che si aggiornano continuamente e che ogni giorno contribuiscono insieme alle famiglie alla crescita delle generazioni future.