Comunicato Stampa – GrinTO
Le nostre interrogazioni sul campeggio Grinto hanno scatenato in questi ultimi giorni reazioni per noi sorprendenti.
Nel 2015 avevamo votato favorevolmente al progetto che ci era stato presentato, convinti che l’opportunità di avere sul territorio l’unico campeggio presente nell’area di Torino e cintura potesse portare benefici anche per la nostra città. Inoltre il progetto ci piaceva molto per il recupero del suolo e la sua vocazione di sostenibilità ambientale. Negli ultimi mesi, tuttavia, ci siamo accorti che c’erano alcune discrepanze tra ciò che era stato realizzato ed il progetto che avevamo votato e di questo abbiamo chiesto spiegazioni alla Giunta comunale.
Nel progetto non erano previsti i bungalow, per questo ne abbiamo chiesto conto all’Amministrazione che ha risposto che nessuno li aveva autorizzati.
Il Piano Regolatore prevedeva inoltre che il rilascio dei permessi di costruire dovesse essere subordinato alla realizzazione di alcune opere volte a mettere in sicurezza l’accesso ed il deflusso dei veicoli, anche al fine di risolvere il nodo storicamente critico dell’accesso al Parco delle Vallere da Corso Trieste in corrispondenza con l’innesto della sopraelevata. Queste opere non sono ancora state realizzate, o comunque non appaiono affatto risolutive della criticità che, al contrario, si è enormemente accentuata per effetto dell’aumento importante del numero di auto che si recano al Ristorante Grinto.
In relazione a questo è bene ricordare che il Piano Regolatore prevede che le attività accessorie del campeggio (il ristorante) non possano assumere il carattere di predominanza: cioè il campeggio deve essere l’attività principale. Oggi invece sembra che il ristorante sia l’attività principale, mentre il campeggio appare come attività accessoria, con tutte le problematiche che ne derivano in termini di accessibilità e di sicurezza su Corso Trieste.
Su questi 2 temi abbiamo chiesto alla Giunta, tramite un’altra interrogazione, delucidazioni in merito, sottolineando anche i problemi di parcheggio che portano quasi tutte le sere ad avere auto in sosta in posizione pericolosa rispetto a Corso Trieste e su aree non adibite a parcheggio dal progetto.
In ultimo avevamo chiesto cosa fosse quello scavo che pochi giorni prima avevamo notato, apprendendo solo dai giornali del progetto di una piscina, anch’essa non presente nel progetto originale che avevamo votato.
Non c’è nessun attacco politico dietro queste interrogazioni, e, più in generale, non c’è nessun attacco verso qualcuno. Non capiamo come mai la proprietà del campeggio continui a tirare in ballo il Sindaco su questa questione. Noi abbiamo semplicemente chiesto il perché di queste incongruenze, svolgendo la nostra attività di controllo che la normativa vigente attribuisce ai Consiglieri Comunali, a tutela dell’interesse della collettività e per il quale siamo stati votati. Diritto che rivendichiamo, esattamente come ogni investitore rivendica il proprio diritto di fare impresa. L’importante per noi è che tutto sia fatto nel pieno rispetto delle regole e nell’interesse della collettività.