Non Aprite Quella Finestra… 2
Tra le più urgenti problematiche con cui da anni i moncalieresi si scontrano vi è quella degli insediamenti abusivi di popolazione nomade. Questo tema rappresenta in sé il fallimento del modello amministrativo del PD degli ultimi anni, dal disastro Ferrero alla giunta Meo-Montagna. La città oggi paga infatti il prezzo di 8 anni in cui l’argomento non è mai stato affrontato e nessun piano di intervento realizzato. Un’indulgenza, questa nei confronti dei nomadi, che ha portato ad avere nel cuore della città addirittura 7 campi, Strada Brandina, Viale Stazione, Tetti Rolle, Strada Carignano, Colombetto e Vallere. Similarmente alle vicende del fantomatico ospedale di Carpice, promesso e mai realizzato nonostante le spese sostenute per il suo studio di fattibilità, anche l’ipotetico campo nomadi in Strada Carignano è una vicenda che ha trascinato il nostro Comune in un contenzioso giudiziario, da cui la città è uscita con il conto da pagare e il problema da risolvere. La collettività ha perciò pagato una causa che avrebbe oltretutto aggravato il problema. È infatti comunemente riconosciuto che gli assembramenti di popolazione “nomade” fungono da richiamo per altri nuclei (oltre che per la criminalità) che hanno sposato questo stile di vita, i più per necessità, ma anche per tradizione. Difatti, in più di un decennio di lassismo amministrativo, l’avvicendamento tra le diverse generazioni non ha fatto altro che acuire le problematiche. Prendiamo ad esempio il caso di Strada Brandina, a pochi passi da Borgo Navile e dal Centro Storico. Qui, il popoloso insediamento Rom ha usufruito degli spazi del Movicentro, l’area di parcheggio pubblica con funzione di interscambio modale per la stazione ferroviaria RFI di Moncalieri. Privando quindi tutta la collettività di un bene pubblico, la comunità nomade ha avuto qui spazio per crescere e invecchiare. E, insidiare le proprietà attigue all’area. I residenti della zona, infatti, vivono da anni barricati in casa, subendo soprusi da parte dei loro “vicini” abusivi che spesso si sono lasciati andare a gravi atti di violenza. L’impossibilità nell’utilizzo dei propri orti a causa dei continui roghi appiccati dai nomadi ai propri rifiuti e per le pessime condizioni igieniche in cui vivono sono altri piccoli simboli di una situazione insostenibile non solo per i residenti, i cui immobili sono ormai privi di valore, ma per la stessa popolazione nomade. Nei campi staziona una nuova generazione di moncalieresi, nati e cresciuti in città secondo le regole di vita proprie al campo nomadi di appartenenza. A loro e ai loro figli, il nostro Comune dovrà necessariamente dedicare precisi interventi, per evitare che la situazione perduri e si acuisca ancora con il passare del tempo. In questi anni, le dichiarazioni di Sindaco, Vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali nelle rare occasioni di discussione sulla situazione nomadi ci hanno lasciati attoniti. Un protrarre il problema all’infinito, condito da affermazioni inaccettabili per qualsiasi cittadino. La futura Amministrazione 5 Stelle combatterà con ogni mezzo l’abusivismo e gli insediamenti non autorizzati. Non saranno più previste aree autorizzate da destinare ai ROM poiché favoriscono la trasformazione della vita di questi gruppi da nomade a stanziale. Ogni forma di stazionamento in aree attualmente non autorizzate che superi la durata di 2 giorni verrà sanzionato e, intimato l’allontanamento dal nostro territorio. Superati i 7 giorni si procederà con il sequestro del mezzo in questione. Punto imprescindibile della nostra azione amministrativa sarà la tutela dei minori, oggi nomadi ma cittadini da integrare secondo le regole della società civile. Motivo per cui verranno eseguiti controlli e censimenti demografici al fine di applicare alla popolazione di estrazione nomade le norme che valgono per tutti i cittadini moncalieresi, da quelle igieniche a quelle fiscali, passando per gli obblighi scolastici nonché giuridici. Laddove le seguenti norme saranno violate saranno adottati i provvedimenti per il mantenimento dell’ordine e della pubblica sicurezza. Il Movimento 5 Stelle intende inoltre intervenire sulla situazione tramite il ricorso ai fondi destinati dall’Unione Europea esclusivamente a specifici progetti che coinvolgano la popolazione “nomade”. Una programmazione chiara degli interventi come quella proposta nel nostro Programma Elettorale consentirà quindi di giungere ad una soluzione che veda Moncalieri senza più il problema dei campi ROM evitando di intaccare le casse comunali. Per restituire finalmente ai moncalieresi la città che meritano.