Comunicato Stampa – Relazione Tecnica IREN su Eventi Alluvionali 2016
Prosegue la nostra attività di approfondimento degli eventi alluvionali accaduti nel mese di novembre 2016.
Durante la Commissione Consiliare tenutasi il 29 dicembre 2016, alla presenza dei tecnici IREN, avevamo posto delle domande precise e molto tecniche, alle quale era oggettivamente difficile dare una risposta in quella sede.
Ne è seguita, come da richiesta dei tecnici, una lettera scritta, dove abbiamo elencato la necessità di evidenziare dati che si riferiscono alla portata del Po, la potenza di alcuni gruppi idraulici, il numero di pompe in servizio e altri importanti informazioni riguardanti le operazioni svolte da IREN nel periodo che va dal 21 al 26 novembre scorso.
L’IREN ha risposto sostenendo che gli eventi che hanno creato le maggiori criticità sono correlati all’esondazione del torrente Chisola. In particolare citano il cedimento dell’argine sinistro avvenuto nel pomeriggio di venerdì 25 novembre 2016 e sostengono inoltre, che la gestione da parte di IREN della traversa sul Po e del canale derivatore La Loggia-Moncalieri non è relazionabile in termini di causa ed effetto con gli eventi che si sono verificati sul torrente. Specificano di aver seguito il protocollo previsto per quel tipo di eventi, protocollo stilato da esperti. Su questo noi non abbiamo nessun dubbio infatti il Movimento 5 Stelle non ha mai accusato IREN di non aver seguito i protocolli o di aver compiuto manovre non previste.
In particolare, riguardo questi protocolli di sicurezza però è evidente un fatto: la cementificazione selvaggia del nostro territorio (un territorio che ricordiamo fragile in quanto tagliato da numerosi percorsi d’acqua tra fiumi, torrenti e rii) sommata ai rapidi cambiamenti climatici cui stiamo assistendo in questi anni, richiedono uno sforzo in più per aggiornare tutti i nostri sistemi di sicurezza e adeguarli a queste nuove precarie condizioni.
Per questo, gli stessi protocolli che in passato, se seguiti a dovere, potevano essere sufficienti per contenere la portata dei fiumi – Po in particolare – oggi potrebbero non essere più adeguati.
La loro risposta, tuttavia, non riporta tutti i dati che avevamo chiesto e che avrebbero potuto chiarire alcuni aspetti per ora sottovalutati, pertanto abbiamo sollecitato un aggiornamento. L’assenza di tali dati, a nostro avviso, potrebbero far sorgere una serie di dubbi che, nell’interesse di tutti, vorremmo dissipare quanto prima.